La domanda è davvero di quelle da un milione di dollari: finché tutto va bene, chi se la pone?
Ma purtroppo durante la terza età un evento, anche semplice come una caduta, può essere devastante e cambiare drasticamente la vita di una persona anziana: da un giorno all'altro i figli (o in loro assenza i nipoti) si trovano a farsi improvvisamente questa domanda, sapendo di doversi dare una risposta nel più breve tempo possibile. “Allora cosa facciamo? Meglio la badante o la casa famiglia?” ci si chiede. Una domanda alla quale non è facile rispondere.
Secondo noi ci sono diversi aspetti di cui si dovrebbe tenere conto prima di decidere a chi affidare una persona anziana: aspetti che forse troppo spesso vengono sottovalutati.
Per assistere nel migliore dei modi una persona anziana un’ assistente familiare (la cosiddetta “badante) ha bisogno prima di tutto di spazi idonei per la quotidianità’ da condividere con l’anziano (bagno, camera indipendenti).
Ovviamente l’assistenza domiciliare deve essere svolta da una persona preparata e qualificata (con appositi corsi di formazione), che sappia svolgere le sue mansioni (supporto nell'igiene personale, corretta movimentazione dell’assistito, preparazione dei pasti, controllo della corretta assunzione dei farmaci ecc.), ma che sappia anche costruire una relazione positiva con l’anziano e un rapporto di fiducia anche con i familiari e che abbia una discreta conoscenza della lingua.
Si consiglia di trovare la badante che abbia lettere di referenze di famiglie dove ha lavorato e – perché no – il certificato (o una autocertificazione) del casellario giudiziale e dei carichi pendenti considerato i diversi fatti di cronaca degli ultimi anni E’ necessario in ogni caso un controllo anche a distanza da parte dei famigliare referenti del lavoro della badante.
La soluzione “badante” in ogni caso se da un lato e’ buona perché si rimane nell'ambiente domestico dall'altro non crea alcun stimolo per il mantenimento delle residue capacità dell’anziano. Riteniamo quindi che la badante possa essere più adatta ad assistere una persona non autosufficiente.
Le Residenze per la Terza Età o Casa famiglia sono nate per accogliere anziani ‘fragili’ o in situazioni sociali che non li rendono più capaci di prendersi cura di se stessi. Per ‘fragile’ intendiamo anche un anziano che, una volta superata la fase acuta di una malattia, non è in grado di gestire la convalescenza da solo. Forse proprio questo evento non gli consente più di cucinare o uscire per fare la spesa ecc. e quindi limitando la propria autonomia. In un paziente anziano una malattia acuta può essere il passaggio dallo stato di autosufficienza a quello di fragilità o di parziale e temporanea inabilità.
Secondo noi la scelta è da valutare situazione per situazione: ci sono persone anziane che solo all'idea di entrare in una struttura (senza conoscerla preventivamente e senza sapere le varie differenze che vi sono fra una strutture l’altra) a prescindere non l'accettano. In altri casi invece e’ l’anziano che desidera entrare in queste realtà semplicemente perché si sente solo a casa, poi trovandosi in un luogo dove è possibile socializzare, rinasce; molti anziani, se accolti in un ambiente socialmente stimolante, migliorano la propria vita e aumentano la propria autostima questo anche in base alla nostra esperienza di Villa Aurora.
A livello economico, considerando il giusto inquadramento lavorativo (che prevede stipendio, contributi INPS, ferie e liquidazione), il vitto/alloggio per le ferie, non c’è poi tanta differenza tra il costo mensile per un assistente familiare ed una retta mensile per una residenza socio-assistenziale per anziani (siamo tra € 1.500 e € 2.000 € circa , a seconda della tipologia della camera e della struttura).
A livello organizzativo, la badante ha il suo giorno di riposo (ti devi organizzare per sostituirla) e almeno due ore al giorno di riposo , va sostituita per le ferie e si deve provvedere alla sostituzione in caso di recesso dal contratto. La struttura ti garantisce invece assistenza h24, ovviamente sempre.
Per i famigliari: l’importante e’ però che queste considerazioni e valutazioni non si facciano solo al momento dell’evento critico che ci possono costringere a scelte avventate o fuori luogo, ma ci possa pensare preventivamente quando l’anziano e’ ancora nella sua capacità di capire interamente le varie differenze che vi possono essere fra un luogo e l’altro e fra una soluzione e l’altra e scegliere la proposta migliore.
Meglio la badante o la Casa famiglia? In questo modo la risposta e quindi la scelta diventa consapevole e condivisa e non più dettata dalla necessita degli eventi.